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Vedere bene per un benessere migliore:  

come funzionano la vista e la visione

Una guida semplificata che aiuta a conoscere i nostri occhi

Gli occhi sono i primi organi gemelli del sistema visivo; acquisiscono le immagini e trasformano la luce ambientale in impulsi bioelettrici che attraverso i nervi ottici giungono al cervello dove ha luogo l'identificazione di forme, spazi e colori.

Perchè tale processo sensoriale-cognitivo abbia effetto in maniera soddisfacente sono necessari alcuni presupposti:

L'occhio è uno "strumento" fatto da lenti e liquidi il cui potere rifrattivo viene espresso in Diottrie; quando il potere degli occhi è più basso o più alto di 60D (valore scelto per esemplificazione) la vista risulta compromessa, pertanto può essere necessario compensarlo opportunamente con l'uso di lenti oftalmiche o a contatto.

Ottica

La Retina e le Vie Ottiche costituiscono insieme alla Corteccia Visiva la parte nervosa del Sistema Visivo dove avvengono tutti i processi più complessi dell'elaborazione sensoriale; una anomalia funzionale od una patologia a qualunque livello di queste componenti comporta una mancata efficienza della funzione visiva e richiede l'intervento dell'oftalmologo.

Funzioni nervose

I mezzi oculari (Cornea, Cristallino e Liquidi) devono essere omogenei e trasparenti affinchè i raggi luminosi che li attraversano raggiungano senza ostacolo la retina posta sul fondo dell'occhio; le alterazioni di questi tessuti richiedono l'intervento dell'oftalmologo;

Trasparenza

I decimi sono un riferimento numerico per quantificare l'acuità visiva. Si utilizzano tabelle di riferimento chiamate ottotipi con parametri standardizzati (illuminazione ambientale, contrasto, distanza di lettura corrispondente alla dimensione dei simboli); i gradi di difficoltà possono essere rappresentati da lettere, numeri o figure, con dimensioni decrescenti la cui risoluzione visiva definisce la capacità del soggetto di vedere più o meno bene con o senza le lenti correttive. Il valore di "10/10" non definisce la massima acuità visiva possibile, bensì un dato statistico di coloro che vedono bene; non è raro riscontrare persone con capacità superiori, o persone che senza lenti leggono i 10/10 pur tuttavia lamentando un'insufficienza visiva.

"Dieci decimi": cosa significa?
Decimi e diottrie

Avere 7/10 non significa necessariamente che mancano 3 diottrie per avere una buona visione. E' un errore molto comune quello di confondere decimi con diottrie; queste ultime sono l'unità di misura dei sistemi ottici e delle lenti, che possono essere positive o negative per aumentare o diminuire il potere oculare a seconda del difetto visivo o della necessità per la quale viene prescritto l'uso di lenti.

Le Ametropie: i disturbi della vista che si compensano con l'uso delle lenti

Quando gli occhi hanno una conformazione anatomica od un potere in Diottrie differente da quello ideale del soggetto emmetrope (condizione rifrattiva di riferimento), la capacità visiva è ridotta e l'efficienza scende rispetto ai valori di acuità visiva espressi in decimi.

Miopia:

I raggi luminosi che provengono da un oggetto distante si focalizzano prima della retina, pertanto l'immagine del "lontano" risulta annebbiata; a seconda del grado di miopia gli oggetti posti a distanze ravvicinate possono essere visti correttamente.

MIOPIA - l'occhio è più potente di 60D (occhio emmetrope - valore scelto per esemplificazione)

esempio: 62 diottrie = miopia di 2.00D, si compensa con una lente negativa -2.00 che riporta i valori diottrici nella norma e l'immagine si focalizza sulla retina

Ipermetropia:

I raggi luminosi che provengono da un oggetto distante si focalizzano dietro alla retina; tuttavia un certo grado di ipermetropia può essere compensato grazie all'accomodazione, se quest'ultima non è sufficiente le immagini appaiono sfocate tanto più gli oggetti sono posti vicino all'osservatore.

IPERMETROPIA - l'occhio è meno potente di 60D (occhio emmetrope - valore scelto per esemplificazione)

esempio: 57 diottrie = ipermetropia di 3.00D, si compensa con una lente positiva +3.00 che riporta i valori diottrici nella norma e l'immagine si focalizza sulla retina

Astigmatismo:

Quando la struttura anatomica della cornea o del cristallino è ovoidale, anzichè sferica, le immagini incidenti sull'occhio formano una figura distorta sulla retina invece di un preciso punto nitido. Questo fenomeno è una complicanza della miopia o dell'ipermetropia e genera disturbo a tutte le distanze di visione in particolar modo con bassa luminosità ambientale (ad es. guida notturna).

ASTIGMATISMO - l'occhio ha poteri diottrici diversi sui due meridiani principali

esempio: 58 diottrie / 61 diottrie = astigmatismo misto, si compensa con una lente torica +2.00/-1.00 che riporta i due valori diottrici nella norma e l'immagine si focalizza sulla retina

Presbiopia:

Il cristallino è una lente oculare posta dietro all'iride ed alla pupilla; dopo i 45 anni di età i suoi tessuti riducono la flessibilità e la capacità di adattare la propria forma per mettere a fuoco gli oggetti vicini all'osservatore. I segnali si manifestano  dapprima con un affaticamento nella lettura, successivamente si rende necessario allontanare il testo per riuscire a leggerlo nitidamente. Contrariamente ad alcune teorie "naturalistiche" la presbiopia va compensata sin dai primi sintomi perchè non si attivino complicanze sintomatiche ed ulteriori riduzioni funzionali.

PRESBIOPIA - gli occhi hanno ridotta efficienza dinamica necessaria ad "accomodare" la messa a fuoco ovvero ad aumentare il potere diottrico per la visione prossimale,

si compensa con lenti positive (fino a +3,50D) da utilizzare nella lettura e nelle attività ravvicinate

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